Cari lettori e care lettrici, con l’articolo di oggi sfateremo un mito: il peso sulla bilancia! Quindi se vi siete pesati/e stamattina e siete ossessionati/e da quel numero, continuate a leggere.
Quando saliamo sulla bilancia di casa nostra o a controllo dal/la nutrizionista quel numeretto che riceviamo tiene conto non solo della massa grassa ma anche dei muscoli, dell’acqua e delle ossa.
Questo significa che se, per esempio, stiamo intraprendendo un percorso di dimagrimento abbinato alla palestra può succedere che il peso cominci a scendere lentamente perché sta aumentando il muscolo.
Ma allora a cosa dobbiamo fare riferimento? Ci sono diverse risposte per questa domanda.
In primis, i centimetri. Con un metro il/la professionista prende le misure di alcune circonferenze che ci danno indicazioni sullo stato corporeo. Tra queste vi sono quelle della vita e dei fianchi che, attraverso un semplice calcolo, ci aiutano a stimare il rischio di patologie metaboliche e vascolari.
In secondo luogo, abbiamo le pliche cutanee. Attraverso uno strumento, il plicometro, anche qui vengono fatte delle misurazioni che tramite dei calcoli sono in grado di stimare la % di grasso corporeo.
Infine, ma non meno importante, l’analisi bioimpedenziometrica. In questo caso un macchinario con elettrodi è in grado di mostrarci tutto ciò che il peso sulla bilancia ci nasconde, ovvero: acqua, massa grassa, massa magra, massa metabolicamente attiva, calcolo del metabolismo, degli elettroliti ecc…
Con questo strumento sarà davvero difficile nascondere qualcosa al/lla vostro/a nutrizionista.
In conclusione, è giusto pesarsi ma non ossessionatevi dal numero che leggete sulla bilancia perché per stimare ciò che realmente ci interessa, possiamo usare gli strumenti appena citati ed elaborare la strategia alimentare adatta ad ogni caso.